INDUTTANZA CAMPIONE


Si tratta di un’induttanza campione da 0,1 Henry, realizzata per eseguire tarature in laboratorio. Si presenta come una bobina racchiusa in un contenitore cilindrico con due morsetti in rame per il collegamento esterno.

Approfondimento

Dai particolari costruttivi, dalla storia della casa costruttrice e dal numero di matricola si può stimare risalente agli anni `50 del secolo scorso.
All’epoca i campioni di induttanza venivano realizzati mediante avvolgimenti di rame isolati, in trecciola per ridurre le correnti parassite e di sezione relativamente elevata per contenere la resistenza ohmica.
I campioni erano realizzati per valori di induttanza compresi tra 0,0001 H e 1 H, a cui corrispondono resistenze da 0,2 a qualche centinaio di ohm. I supporti degli avvolgimenti devono impedire le deformazioni che possono alterare la taratura, essi devono essere isolanti e non ferromagnetici per evitare il fenomeno delle correnti parassite (correnti di Foucault).
Il più grosso inconveniente è la loro sensibilità ai campi magnetici esterni, in tal caso la bobina viene sdoppiata in due avvolgimenti avvolti in senso opposto, oppure si ricorre ad avvolgimenti toroidali.
Venivano utilizzati per la misura del valore incognito di induttanze mediante il Ponte di Maxwell.