OSCILLOSCOPIO

L’oscilloscopio è essenzialmente un dispositivo di visualizzazione grafica, che consente di rappresentare fenomeni elettrici, il cui andamento nel tempo è riprodotto su uno schermo luminescente. Di questi fenomeni si possono essenzialmente rilevare l’ampiezza, la durata e la frequenza.

Approfondimenti

Usando appositi trasduttori quasi tutti i fenomeni fisici si possono riportare a grandezze elettriche e sono quindi misurabili con questo strumento.
Riassumendo l’oscilloscopio è un dispositivo di visualizzazione grafica che rappresenta segnali elettrici variabili nel tempo. L’asse verticale rappresenta la tensione, mentre quello orizzontale, rappresenta il tempo.
L’oscilloscopio funziona grazie a quattro fasi: il condizionamento analogico, campionamento e conversione in sequenza numerica del segnale di misura; la memorizzazione dei campioni; l’elaborazione numerica; la visualizzazione sullo schermo tramite l’oscillogramma del segnale.
L’innovazione è data dal disaccoppiamento temporale tra il segnale e la visualizzazione. Questa avviene mediante display di tipo raster, con cui il tempo necessario per tracciare l’immagine è indipendente dalla complessità dell’immagine.
L’evoluzione delle tecnologie elettro-ottiche ha reso disponibile la visualizzazione senza un tubo a vuoto.
Le caratteristiche del display a schermo piatto sono la riduzione della profondità, del peso e del consumo e l’organizzazione dello schermo in pixel. I vantaggi principali sono: la capacità di memorizzare più segnali per lunghi intervalli di tempo; la visualizzazione stabile anche a bassa frequenza; la capacità di effettuare misure sul segnale nel dominio di tempo diretto ed automatico; la possibilità di documentare facilmente la misura; la capacità di effettuare test di autocalibrazione ed autodiagnosi.