TASTO TELEGRAFICO

Un tasto telegrafico è sostanzialmente un interruttore elettrico, utilizzato da un operatore addestrato per trasmettere messaggi di testo in sistemi telegrafici, generalmente in codice Morse. I tasti venivano utilizzati in tutti i sistemi di telegrafia elettrica, sia fissa o “a filo” che “wireless” o radiotelegrafia. Un operatore, azionando il tasto, chiude e apre il circuito elettrico, creando impulsi elettrici di due diverse lunghezze chiamati “punti” e “linee” che gli consentono di scrivere i messaggi di testo in codice.

Approfondimenti

Il tasto telegrafico è lo strumento con cui l’operatore telegrafista inviava gli impulsi dalla stazione di trasmissione utilizzando il codice Morse.
Premendo il tasto solo per un momento, si otteneva un punto, premendolo per più tempo si otteneva una linea. Se l’operatore non premeva il tasto, un contatto situato nella parte posteriore del tasto stabiliva un collegamento con la stazione ricevente, la quale poteva mandare a sua volta un messaggio.
La paternità della telegrafia è universalmente attribuita a Samuel Morse, ma deve essere condivisa anche con Alfred Vail, che è probabilmente il vero inventore del Codice Morse, e che comunque fu l’inventore del primo vero tasto telegrafico.

Fu proprio Alfred Vail a ricevere il messaggio di Morse a Baltimora e a restituire con successo lo stesso messaggio a Morse a Washington. Per Vail, questo evento è stato il punto d’arrivo di anni di lavoro e investimenti finanziari.
Vail migliorò notevolmente il design originale e la meccanica della macchina di Morse. Sostituì inoltre una penna a punta in acciaio alla matita che Morse aveva usato per inserire il codice sul nastro di carta in dotazione alla macchina. Perfezionò anche la meccanica del registro, lo strumento che perforava il nastro tramite impulso elettrico.
Vail ha anche sviluppato un sistema alfabetico di codice più semplice per sostituire il codice numerico originale di Morse, che era più complicato. In esso infatti linee e punti venivano interpretati come numeri e poi tradotti in parole tramite un libro di codice. Il codice alfa di Vail ha notevolmente accelerato il processo di decifrazione dei messaggi.
Sebbene i contributi di Vail al progetto siano stati estremamente significativi, è stato il nome di Morse ad apparire sui brevetti. Di conseguenza Morse viene ricordato, ma spesso non si fa neppure cenno a Vail.
Inoltre, Vail riceveva appena 900 dollari all’anno per lavorare al telegrafo, per questo si ritirò e scrisse una lettera a Morse affermando di aver deciso di lasciare il Telegraph (Washington and New Orleans Telegraph Company) per prendersi cura di se stesso. Nella stessa lettera Vail comunicò a Morse
l’intenzione di lasciare Washington per il New Jersey e di abbandonare le questioni del Telegraph per altri affari più redditizi.
Morse impiegò diversi mesi nella compilazione del suo dizionario per il codice.
I sostenitori Morse affermano che Vail, in scritti pubblici e privati, non ha mai rivendicato il codice per se stesso. Secondo un ricercatore, in una lettera del febbraio 1838 a suo padre, il giudice Stephen Vail, Alfred Vail scrisse: “Il professor Morse ha inventato un nuovo alfabeto e ha gettato da parte i dizionari”. In un libro del 1845 Vail descrisse il telegrafo di Morse, attribuendo il codice a Morse.
Leggendo gli appunti e le lettere di Vail conservate nello Smithsonian si può dedurre che quello che lo spingeva alla ricerca non era desiderio di fama, ma semplicemente la soddisfazione di avere un progetto su cui lavorare, e forse questo gli bastava.
Nonostante questo, la famiglia Vail intentò una causa alla vedova di Morse per rivendicare l’invenzione del telegrafo.
Oggi il tasto telegrafico è ancora utilizzato dai radioamatori. Nella forma moderna il manipolatore, come è chiamato in gergo, è costituito da una levetta che può essere spinta lateralmente nei due sensi. Se la levetta è spinta in una direzione, un apposito circuito genera un punto, se spostata nell’altra genera una linea. In questo modo la velocità di digitazione aumenta considerevolmente e la durata di punti e linee è determinata con grande precisione.

Scheda Tecnica

Categoria: Telegrafo
Inventore: Samuel Morse, Alfred Vail
Anno di produzione: 1844
Dimensione: 7x15x7,5

Fonti

http://www.aribg.it/levoluzione-dei-tasti-telegrafici-moderni/
https://siarchives.si.edu/blog/forgotten-history-alfred-vail-and-samuel-morse
https://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Vail
http://www.radioamatori-rai.it/appoggio/Lo%20sviluppo%20del%20tasto%20telegrafico%20nel%20sistema%20di%20Morse.pdf https://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Vail